41 results for group: riflessioni
Ciao sono Sasha
“Ciao sono Sasha, questo è ultimo anno che posso venire in Italia perchè ho già 17 anni. La prima volta che sono venuto ne avevo solo 10 e non avevo mai viaggiato. Avevo anche un po' di paura perché non conoscevo nessuno. Invece ho incontrato una bella famiglia che mi vuole tanto bene. Con loro sono stato al mare e in montagna e ho visto tante città: Roma, Venezia, Pisa, Genova, Milano. In questi anni ho imparato a parlare e scrivere in italiano con aiuto di Anna. Invece con Roberto ho imparato di usare computer e altre cose elettroniche, cosi mi è venuta voglia di imparare di più e al mio villaggio faccio un corso di computer e sono nel ...
L’esperienza è stata
“L'esperienza è stata, ed è tuttora, molto positiva: oltre alle famiglie ospitanti, ha coinvolto medici, specialisti, struttura ospedaliere, enti pubblici e religiosi. Ognuno ha prestato la propria opera gratuitamente e con entusiasmo”.
Nella gita annuale in barca a vela
“Nella gita annuale in barca a vela,
Yahor: 'Sarei rimasto a lungo per vedere la terra dal mare è un'altra cosa'
Yuliya: 'Questa volta è durata più a lungo ma avrei voluto durasse anche di più'
Katsiaryna: 'Ho perfino guidato, indimenticabile'
Volha: 'Ho pensato ai miei amici avrei voluto fossero qui con me anche loro'”.
Ma le donne delle associazioni non dimenticano
“Ma le donne delle associazioni non dimenticano e con il loro entusiasmo e la loro tenacia ci aiutano a ricordare, a non lasciar cadere tutto nell'oblio dell'ignoranza e dell'indifferenza e ogni anno ormai da 15 anni regalano gioia e speranza a tanti bambini che con i loro occhi grandi e chiari e i loro visini bianco latte ci ricordano quanto “gli altri” non siano poi così lontani e quanto il “mondo” sia così piccolo e prezioso, ma soprattutto unico”.
Dov’è il miracolo?
"Dov'è il miracolo? E' nel gesto di una 'mamma ospitale' che arriva, mano nella mano, con la 'figlioletta di sangue' (desiderosa a sua volta di donare un cagnolino di peluche alla 'sorellina' attesa) e rientra a casa con l'altra 'figlia in umanità': così, in cordata, tutte e tre insieme, senza distinzione, con il sorriso sulle labbra”.
Siamo felici se poi tornerete
“Siamo felici se poi tornerete, casa vostra è anche questa qua!”
Scambiare esperienze, costruire ponti
“Scambiare esperienze, costruire ponti tra culture diverse, riflettere sui problemi fino ad immedesimarsi con le sofferenze altrui, aiuta a comprendere meglio noi stessi e la nostra storia, rafforzando i legami di una Comunità che vogliamo sempre più aperta e solidale”.
Il nostro impegno e il lavoro di coordinamento
“Il nostro impegno e il lavoro di coordinamento viene ripagato dall'emozione che proviamo e che leggiamo nei volti delle famiglie ogni volta che i bambini arrivano in Italia”.
Nel 1997, quattro famiglie venute a conoscenza
“Nel 1997, quattro famiglie venute a conoscenza della possibilità di accogliere nelle proprie case bambini provenienti dalle zone di Chernobyl, appoggiandosi, per tutte le pratiche burocratiche, a un’associazione, hanno dato inizio ai progetti di accoglienza che tutt'ora continuano”.
Vi racconto una storia che ci ha colpiti da vicino
Vi racconto una storia che ci ha colpiti da vicino… la storia è quella di una solidarietà che a volte diventa commovente”